Barcellona-Madrid, l'eterna sfida

Il Barcellona va in trasferta al Bernabeu, dove oggi alle 22.00 affronta il Real Madrid per cercare di portarsi in testa alla bellissima corsa al titolo di questa stagione

I blaugrana sono tornati a concentrarsi sulla partita conosciuta come il clasico dopo essersi garantiti a metà settimana un posto nelle semifinali di Champions League grazie a una vittoria in scioltezza sull’Arsenal. Affinché arrivino nelle migliori condizioni a questa sfida, l’allenatore Pep Guardiola ha ordinato ai propri giocatori di non parlare dell’incontro nell’immediata vigilia, cosa che dovrebbe regalargli tranquillità e tenerli lontani dalle tensioni che immanacabilmente circondano questo evento.

Primi in classifica

I capoclassifica stanno solo aspettando di scendere in campo, e mentre sono in molti a dire che la partita non sarà decisiva è pur vero che potrebbe dare un certo vantaggio sulla strada verso il titolo a chi la vincesse. La squadra che ci riuscisse, infatti, si troverebbe tre punti davanti a chi perde, ma il Barcellona manterrebbe il vantaggio anche pareggiando. Avendo vinto per 1-0 l’incontro d’andata di dicembre, disputatosi al Nou Camp, la squadra di Guardiola si aggiudicherebbe infatti il titolo se al termine del torneo dovesse avere gli stessi punti del Real Madrid, questo in base agli scontri diretti se anche la partita di questo fine settimana, appunto, finisse in pareggio.

Largamente primi

Nel corso di una stagione fantastica, Barça e Madrid sono appaiate in testa alla classifica di Primera con 77 punti a testa e un incredibile vantaggio di 21 sulla terza, che è il Valencia. Mentre i catalani hanno segnato 75 gol e il Madrid 83, Victor Valdes è in corsa per il premio Zamora, che potrebbe aggiudicarsi per la terza volta essendo il portiere meno battuto del campionato spagnolo dato che il Barcellona per ora ha concesso appena 19 gol, mentre Iker Casillas ne ha incassati già 26. Le merengues hanno vinto 25 delle 30 partite giocate in stagione, mentre Pep Guardiola ha visto ottenere ai suoi 24 trionfi, ma il Barcellona ha perso soltanto contro l’Atletico Madrid e pareggiato altre 5 partite mentre il Madrid è stato superato da Siviglia, Barcellona appunto e Athletic Bilbao.

Convocati 19 giocatori per parte

Guardiola, il giorno prima della sfida, ha convocato 19 giocatori per la trasferta di Madrid, compreso Gerard Piqué dato che il difensore si è ristabilito dall’infortunio che gli avrebbe fatto saltare l’Arsenal anche se non fosse stato squalificato. Zlatan Ibrahimovic invece non si è rimesso per tempo per far parte del gruppo, dopo essersi fatto male in fase di riscaldamento prima della partita contro l’Athletic Bilbao dello scorso fine settimana. Infine, Eric Abidal è fuori per dieci giorni per colpa di un colpo al ginocchio patito contro l’Arsenal.

Anche l’allenatore del Madrid, Manuel Pellegrini, ha convocato 19 giocatori per questa sfida, con Xabi Alonso e Sergio Ramos entrambi rientranti dopo aver scontato una squalifica settimana scorsa contro il Racing di Santander. L’assenza più grave tra le merengues resta quella dell’asso brasiliano Kakà, che continua a soffrire alla schiena. Sono indisponibili anche Pepe e Royston Drenthe.

Una lunga tradizione

Barcelona e Real Madrid si sono incontrati 159 volte in campionato, con le merengues leggermente in vantaggio con 68 successi contro i 61 dei blaugrana. Al Santiago Bernabeu i padroni di casa hanno vinto 50 dei 79 incontri disputati concedendo al Barça 15 successi e 14 pareggi.

Nelle ultime stagioni le cose sono andate però decisamente meglio per gli ospiti, che hanno portato a casa tre vittorie nelle ultime sei trasferte. Nel 2003/04 hanno vinto 2-1, due anni più tardi Ronaldinho si è addirittura meritato l’ovazione dei tifosi di casa tanto ha brillato in quel successo per 3-0, ma è stato l’anno scorso che il Barça ha scritto la storia, ottenendo un trionfale 6-2 che ne ha suggellato la superiorità mettendo contemporaneamente fine alle aspirazioni da titolo del Madrid.

articolo di Jordi Clos per il sito ufficiale del Barcellona

http://www.fcbarcelona.com/web/english/futbol/temporada_09-10/arxiu_partits/lliga/jornada31/Madrid_Barcelona/partit.html

solo un pareggio a Pamplona

solo un pareggio a Pamplona

Iniesta si è dispiaciuto per il pareggio all’ultimo minuto subito a Pamplona quando sembrava che il gol nel finale di Keita fosse valso i tre punti

Andrés Iniesta non ha nascosto il disappunto per come è finite la partita, con l’autogol di Piqué che ha regalato il pareggio all’Osasuna: “Abbiamo dominato l’incontro ed è stata una disdetta perdere due punti in quel modo.”

Ha osservato Iniesta: “Abbiamo fatto una buona partita ma il risultato ci lascia con un gusto agrodolce.” Il centrocampista spagnolo non ha voluto criticare l’arbitro ma ha comunque detto: “Per me, il fallo in area su Ibra era chiaro ma ovviamente l’arbitro non è stato di quest’avviso.” Iniesta ha anche invitato tutti a considerare questo risultato nella giusta maniera: “Non dobbiamo esaltarci quando vinciamo ma nemmeno abbatterci se non lo facciamo.”

Rubin

Riguardo il prossimo impegno del Barca, mercoledì in casa del Rubin Kazan, Iniesta ha avvertito: “Spero che la temperatura (ci si aspettano 10 sotto zero) non scenda troppo, ma so che questo gruppo è in grado di vincere.”

Sergio

“E’ stata davvero una giocata sfortunata.”

“Ho subito un fallo all’inizio dell’azione che ha portato al loro gol ma l’arbitro ha valutato male la cosa – a volte è a tuo favore, a volte no.”

“Ci siamo impegnati e avremmo meritato di vincere.”

“Dopo essere andati sopra di uno abbiamo avuto tre chiare occasioni, ma non le abbiamo sfruttate – doveva succedere, prima o poi.”

“Nel calcio a contare è il risultato. Non possiamo essere soddisfatti perché cerchiamo sempre di ottenere i tre punti.”

“Siamo molto tristi: un pareggio subito all’ultimo minuto fa sempre male.”

Xavi

“E’ bastata una sola sbavatura per perdere due punti.”

“Siamo stati la squadra migliore e abbiamo avuto tantissime occasioni per vincere con due o tre gol di vantaggio.”

“La partita di Champions League di mercoledì è determinante – tutto o niente.”

servizio del sito ufficiale del Barcellona

http://www.fcbarcelona.com/web/english/noticies/futbol/temporada09-10/10/n091031107562.html

Messi, forse il migliore

Messi, forse il migliore

Leo Messi ha voluto tranquillizzare tutti dopo il successo sul Saragozza e ha pubblicamente ringraziato i compagni di squadra, tutto lo staff e i tifosi per l’appoggio che gli hanno recentemente garantito.

Messi ha decisamente allontanato ogni perplessità su di lui o la squadra con la prestazione offerta nel devastante 6-1 sul Saragozza e dopo la partita è stato intervistato da Barca TV per il programma ‘El Marcador’. Messi ha chiarito che la squadra resta consapevole della propria qualità: “Eravamo tranquilli – sapevamo chi siamo e cosa può fare questo gruppo.”

Riconoscente per la fiducia ricevuta

Messi ha anche ammesso: “Non ho passato il mio momento migliore con la Nazionale e nemmeno contro il Valencia, ma ho sempre saputo che avrei reagito. Quel che più conta sono i miei compagni di squadra e loro hanno dimostrato piena fiducia in me, cosa che mi fa sentire molto più tranquillo. Anche l’allenatore – è importante come ti fa sentire, sia fuori che dentro il campo. Ti segue molto dal punto di vista umano, non solo come giocatore.” Messi ha ringraziato anche i tifosi per il loro appoggio: “Mi sono stati vicinissimi tutto il tempo e mi hanno anche perdonato alcune cose che non ho fatto per bene.”

Elogi per Keita e Ibra

Tornando alla partita col Saragozza, Messi ha commentato: “Si sono rinchiusi e non riuscivamo a trovare spazi fino a quando non è arrivato il primo gol. Una volta in vantaggio, abbiamo giocato con più tranquillità e siamo riusciti a creare altre occasioni.” E’ stato Seydou Keita, un ragazzo amatissimo dal gruppo, ad aprire le marcature, e Messi l’ha voluto immediatamente elogiare: “Sono contento per lui, è un grande giocatore e una gran persona, che s’impegna sempre a fondo per noi altri. Stasera ha fatto vedere di cosa è capace.” Ibrahimovic è stato l’altro grande cannoniere e Messi ha detto di lui: “Ha tantissime risorse palla a terra e nel gioco aereo e stiamo iniziando a capirci a meraviglia.”

Il premio di Calciatore Europeo dell’Anno

Sia Ibra che Messi sono candidati per il premio di Calciatore Europeo dell’Anno e Messi è uno dei favoriti a detta di molti addetti ai lavori, ma l’argentino insiste nel dire che l’importante sono i traguardi collettivi e non quelli individuali: “L’anno scorso abbiamo avuto una grandissima stagione e adesso stiamo raccogliendo i riconoscimenti. Spero che qualcuno della nostra squadra vinca il premio, ne saremmo tutti contenti. Ho sempre sostenuto che per me la cosa più importante è il gruppo.”

servizio di Jordi Clos per il sito ufficiale del Barcellona

http://www.fcbarcelona.com/web/english/noticies/futbol/temporada09-10/10/n091026107467.html